Arte e Sport: I nostri Esordienti in visita alla mostra in Basilica Palladiana
Unire arte e sport è possibile? Ma certamente! Lo testimoniano i nostri piccoli di casa che venerdì 5 gennaio hanno approfittato delle vacanze di Natale per visitare la mostra in Basilica accompagnanti dall’allenatrice ed alcuni genitori prima di tuffarsi in acqua per il consueto allenamento.
Una fantastica Anna Maria Rossi ha guidato gli atleti della categoria esordienti alla scoperta delle tre opere esposte con interessanti riflessioni rispetto alla percezione dell’incessante fluire del tempo.
In uno sport come il nuoto, dove anche i centesimi di secondo possono fare la differenza, i nostri ragazzi sono abituati ad alzare gli occhi al muro per cercare le lancette del cronometro che scandiscono le loro vasche.
Per loro c’è il tempo della giornata che scorre fra scuola, allenamenti e studio con ritmi serrati. C’è il corpo di un atleta che si trasforma negli anni di attività. In tutte le stagioni della vita l’acqua è un luogo speciale: in molti casi li ha accolti da neonati e potrà accompagnarli, fino alla terza età, magari sfidandosi in qualche gara master M80.
E così nascono tante domande: il tempo si può fermare? Che cosa può fermare il tempo? Lottiamo con il tempo o contro il tempo? Esiste un tempo infinito o un moto perpetuo?
Ogni bimbo ha provato a rispondere a queste domande, ed ecco che la determinazione di San Girolamo nel tradurre la Bibbia dal greco al latino per trasferire la Parola da un mondo all’altro diventa l’impegno dei grandi atleti nel segnare un nuovo record da battere per lasciare un segno nella storia.
Opera “San Girolamo” di Michelangelo
l suo braccio forte e vigoroso disteso sul tavolo ad occupare il centro della scena diventa lo sforzo di cercare la bracciata più ampia possibile per migliorare la nuotata. Il vecchio, nel quadro di Van Dyck, che indica il neonato assomiglia al loro allenatore che da giovane era a sua volta atleta perché si nasce, si cresce, ci si riproduce e poi si muore ma il ciclo della vita ricomincia di nuovo. Il disco che in ogni momento cambia forma e se si ferma perde il colore diventa il loro impegno ad allenarsi con costanza perché altrimenti si perdono le sensazioni in acqua.
E poi, la domanda di rito
Come sempre, la domanda di rito: Quale opera vi è piaciuta di più?
La risposta univoca dei giovani: “No Memory Without Loss, perché abbiamo scoperto che l’arte non è solo una forma fissa, ma anche qualcosa che può essere in movimento come i disegni sempre diversi che fanno le gocce mentre il disco gira”.
A testimoniare la preferenza sono i quindici minuti che i ragazzi hanno passato incollati davanti all’opera di Sassolino, mentre seguivano il tragitto delle gocce scommettendo quali sarebbero cadute e quali si sarebbero salvate con il cambio di direzione.
Opera “No Memory Without Loss” – Arcangelo Sassolino 2023
In una Basilica del Palladio resa straordinariamente libera e aperta da allestimenti essenziali, ma allo stesso tempo calda e accogliente dalle luci soffuse, il naso dei ragazzi si alza, all’insù per scoprire una volta a forma di carena di barca e ancora una volta si accende la loro fantasia, perché con una barca così grande si può fare il giro nell’oceano e ci si può tuffare un milione di volte.
Un ringraziamento all’Amministrazione Comunale e a Guido Beltramini per la grande opportunità, ad Anna Maria Rossi per aver accettato la sfida di condurci in un percorso fuori dai canoni e il consiglio di dedicarsi un tempo per visitare la Mostra e volare un po’ con la vostra fantasia.
Facciamoci stupire dai nostri ragazzi
Qualcuno ci aveva detto che non era una mostra adatta ai bambini perché difficile da capire. Le più grandi soddisfazioni dopo aver scelto di scommettere sulle loro menti aperte sono state i complimenti ricevuti da Anna Maria e la consapevolezza di come i bambini riescano ancora una volta a stupirci.