Caratteristiche di un buon istruttore
La sfida più accattivante di questa professione è trovare la chiave giusta per entrare in stretta relazione con l’allievo.
Concludiamo la nostra finestra sulla professione dell’istruttore con una pillola che vi racconta le caratteristiche ideali di chi vuole trasmettere agli altri delle conoscenze e competenze.
Diventare un buon istruttore è un processo evolutivo continuo che implica corsi di aggiornamento per imparare a migliorarsi non solo per sé stessi ma soprattutto per chi partecipa alle lezioni.
Significa essere lo specchio dove gli allievi possono osservare capacità, sicurezza nelle varie proposte e trovare la motivazione per il raggiungimento dei loro obiettivi.
Un buon istruttore è...
TECNICO, quindi conosce, sperimenta, applica concetti, nozioni e principi che regolano l’attività del fitness acquatico per proporre allenamenti sicuri, efficaci ed adeguati ai partecipanti. Sa pianificare una programmazione dell’attività.
PERSONA, quindi ascolta, condivide, trasmette, emoziona, si mette in discussione, è motivatore, è animatore. Riesce a creare un legame col gruppo ed ha capacità di creare una relazione con i singoli che può durare per anni.
Propone una didattica relazionale con:
La dimostrazione
Verbale: esposizione chiara e semplice con frasi brevi e sempre terminate. Il volume della voce deve essere sempre udibile da tutti.
Paraverbale: corrispondenza tra parola e movimento variando tono e ritmo della voce in funzione della situazione
Gestuale: l’atteggiamento dinamico trasmette entusiasmo, la mimica facciale esprime coinvolgimento ed autenticità, mantenendo sempre un contatto visivo con gli allievi, usando gesti codificati.
L'esecuzione
Fare insieme, partecipare, coinvolgere, far parte del gruppo.
Non dirige ma “guida il gruppo”.
Crea un’atmosfera ed un contesto finalizzati all’ottimizzazione dello svolgimento della lezione. Si muove da un lato all’altro della vasca per far si che tutti possano osservare la dimostrazione del gesto da compiere.
L'osservazione
Sa controllare, sa essere vigile e attento.
Non perde mai il contatto visivo con gli allievi.
Sa percepire le emozioni delle persone e leggere i loro feedback.
Osserva l’atteggiamento degli allievi verso l’attività, nel rapporto con l’acqua, nelle relazioni con gli altri componenti del gruppo ed anche con l’istruttore (rifiuto, indifferenza, accettazione, entusiasmo).
La correzione
Usa messaggi e frasi positive adatte a correggere un’esecuzione scorretta.
Non critica ma consiglia.
Sottolinea sempre in positivo senza fare confronti tra gli allievi
Fa attenzione a far riferimento al fatto e NON alla persona.
La conferma
Nota i miglioramenti e i progressi raggiunti in modo positivo, li apprezza e coinvolge nella scelta degli obiettivi successivi.
Sa enfatizzare i benefici dell’attività che si sta svolgendo.
Chiede feed-back verificando sensazioni, aspettative, bisogni già esistenti o latenti.
Un istruttore all'altezza del ruolo
Usa un linguaggio semplice, diretto e tecnicamente corretto.
Usa un tono di voce deciso e convinto, MAI MONOTONO.
Sa usare il senso dello humor per sdrammatizzare momenti di tensione.
Usa musiche che valorizzano i contenuti della lezione.
Passa da una fase all’altra della lezione senza esitazione.
Sa aggiungere varietà al corso introducendo periodicamente nuovi esercizi e nuove proposte.
Sa attuare passaggi graduali da uno schema motorio ad un altro.
Consiglia gli allievi nell’ approcciarsi alla pratica in modo corretto e a dosare l’intensità degli esercizi.
“Un bravo insegnante è prima di tutto un bravo allievo”
Memorandum per l'istruttore
Provare sempre in acqua gli esercizi prima di proporli
Guardarsi allo specchio per correggere eventuali errori di postura e gestualità
Fare esercizi che aiutino a migliorare l’equilibrio sia statico che dinamico
Proporre esercizi facili, fattibili per tutti
Usare il cueing, ovvero un codice di comunicazione che ha un significato ben preciso per l’allievo.
Monitorare continuamente gli allievi ed intervenire su scorrette esecuzioni
Avere capacità relazionali
Aggiornarsi in continuazione anche frequentando lezioni di altri colleghi
Essere umile, sempre aperto al confronto
Idratarsi durante la lezione
Seguire un’alimentazione adeguata che fornisca energia sufficiente per il lavoro da svolgere
Avere un aspetto ordinato, professionale e adeguato al contesto.
Preservare le corde vocali alternando cueing verbale e gestuale
Utilizzare solo calzature adeguate all’insegnamento sul bordo vasca.
Utilizzare sedia, o sgabello, o panchina, per dimostrare esercizi in galleggiamento
Ricorda
Un buon istruttore stupisce per come insegna, per come riesce a trasferire emozioni, per come riesce ad appassionare le persone all’attività che stanno praticando
Un istruttore che ama la propria professione è in grado di trasferire emozioni sensoriali attraverso l’elemento e l’ambiente ACQUA.
Un buon istruttore è colui che riesce a farti restare in acqua perché ti trasmette quanto è piacevole e appassionante.
Un istruttore è speciale perché riesce a comunicare non solo con la voce ma soprattutto con gli occhi e il corpo.
Un buon istruttore è colui che ogni giorno si mette in gioco facendo diventare una passione una vera professione, dove ogni giorno sguardi, sorrisi, pensieri ed emozioni degli allievi caratterizzano la professionalità e la tecnica che renderanno uniche le sue lezioni.
Un buon istruttore è colui che non sa solo fare ma soprattutto sa “far fare”.
In attesa della pillola della prossima settimana vi diamo appuntamento in vasca per vivere un’esperienza significativa ad ogni lezione con il nostro grandioso staff!