Come diventare Istruttori di Nuoto
E dopo Baywatch vogliamo farvi sognare di diventare Mary Poppins che con rigore e un pizzico di magia insegna a nuotare a migliaia di bambini e adulti!
“In tutto ciò che devi far il lato bello puoi trovar. Un poco di zucchero e la pillola va giù e tutto brillerà di più.”
Perché diciamocelo, il nuoto, qualche volta viene vissuto come noioso, soprattutto dai bambini, ma l’istruttore con il giusto mix di capacità diventa un ricordo indelebile nel vissuto di ogni persona.
Come si diventa Istruttori di Nuoto?
Oggi il nostro protagonista è Federico Benda, allenatore capo della GS Swimming e colui che, da oltre dieci anni, accompagna quotidianamente la preparazione di Pierandrea Matteazzi coronata con l’avventura delle Olimpiadi di Tokyo.
Un risultato frutto sicuramente di talento ma anche di tanto sacrificio e dedizione, che di sicuro ha trovato in Federico, una persona capace di miscelare nelle giuste quantità di ingredienti come la tecnica, la preparazione fisica e la motivazione.
L’istruttore di nuoto è la figura preposta all’insegnamento del nuoto dalle gestanti alla terza età, quindi con differenti specializzazioni. La scuola di formazione accreditata a livello nazionale è il SIT (settore istruzione tecnica) che all’interno della Federazione Italiana Nuoto gestisce a livello territoriale i corsi di istruttore.
A livello nazionale il SIT organizza i corsi specialistici (gestanti, 0 -6 anni, 6 – 16 anni, adulti/terza età, fitness, coordinatore) e il corso aiuto allenatore unico e per il tuffi.
La carriera dell’istruttore può evolvere nella forma più legata all’aspetto agonistico attraverso il percorso di allenatore specifico per le varie discipline quindi nuoto, sincro, pallanuototo e tuffi e finire con la qualifica di allenatore capo.
L’attività di formazione per un tecnico è continua perché prevede ogni quadriennio l’acquisizione di crediti in un numero proporzionale alla qualifica in possesso, tramite corsi di aggiornamento proposti dai Comitati Regionali o a livello nazionale.
I requisiti per partecipare al corso di istruttore sono:
- aver compiuto 18 anni al momento della prova,
- superare la prova d’accesso,
- essere in possesso della licenza secondaria di primo grado
- disporre di un certificato medico non agonistico in corso di validità
- non aver riportato condanne penali
Anche nel caso dell’istruttore, è scontato avere delle basi di nuoto molto buone per accedere al corso, testate nella prova iniziale attraverso:
- Tuffo di testa correttamente eseguito
- Recupero di oggetto posto a un minimo di 2 metri di profondità
- Percorrenza di 12 metri in subacquea
- Stazionamento verticale con gambe a bicicletta per almeno 20 secondi
- Nuotare 25 metri per ciascuno degli stili regolamentari (farfalla – dorso – rana – stile libero) con tecnica adeguata, tale cioè da non comportare squalifica se eseguita in un contesto agonistico
La Commissione assegna un punteggio all’esecuzione dei vari test e la prova è superata con un punteggio minimo di 12 punti di cui 8 raggiunti nelle nuotate.
Durante il corso istruttore si sviluppano le conoscenza nell’ambito della cultura dell’acqua, della psicopedagogia, della biofisiologia, della tecnica e didattica del nuoto con cenni alle popolazioni speciali (gestanti, neonati, persone con disabilità etc) che sono oggetto dei corsi specialistici successivi che si possono frequentare in base alle proprie inclinazioni. Il corso prevede 43 ore di formazione frontale, 9 ore di pratica in acqua e 72 ore di attività sul campo e dura circa 3 mesi.
Alla fine del c’è un esame scritto e dopo qualche giorno la prova orale.
Per chi è ama il nuoto ed ha la passione di accompagnare bambini o adulti lungo la scoperta del meraviglioso mondo dell’acqua è sicuramente un percorso che regala innegabili soddisfazioni e anche un po’ di impegno.
L’orgoglio che ognuno di noi prova quando una mamma spiega al figlio chi è stato ad insegnargli la prima immersione a tre mesi, i primi metri a cagnolino o con le gambe a dorso, la prima capriola sott’acqua o il primo tiro a colonello, è il nostro pane quotidiano perché occupiamo un posto speciale nei ricordi di molte persone.
Per tanti che hanno iniziato per “scherzo” è diventato un lavoro vero e proprio con l’ambizione di portare un atleta alle Olimpiadi o semplicemente di aiutare quotidianamente le persone nello stare bene, perché non dimentichiamo che lo sport è prevenzione!
Ma i piccoli talenti e la salute si coltivano ogni giorno negli anni e la preparazione dei tecnici sul piano vasca è il requisito fondamentale per garantire un livello eccellente della scuola nuoto.
Una preparazione che non include solo l’aspetto tecnico, ma anche l’aspetto relazionale perché, come diceva Mary Poppins, solo trovando il lato bello di ogni impegno diventa più facile fare ogni cosa. Vale per lo stato d’animo con cui arriviamo in piano vasca e vale per i contenuti che vogliamo trasferire alle persone che frequentano i corsi.
Per questo motivo, nel nostro impianto, puntiamo molto sul continuare con percorsi formativi interni attraverso incontri individuali che mirano ad analizzare le aree di miglioramento del singolo o formazioni in gruppo volte ad aumentare le competenze in generale.
Ringraziamo Federico per averci fatto scoprire il percorso tecnico e personale del nostro staff della scuola nuoto. Da allenatore e da papà sappiamo quanto impegno investe con tutto lo staff degli istruttori e coordinatori per far si che bambini ed adulti possano trovare l’ambiente giusto per ogni aspirazione. Vi lasciamo il link per maggiori dettagli sul percorso di formazione della Federazione Italiana Nuoto: https://www.federnuoto.it/home/formazione/sit/norme-e-documenti/2704-regolamento-settore-istruzione-tecnica-1/file.html. E come sempre vi aspettiamo la prossima settimana.