Consigli per una giornata al mare o in piscina
Si avvicina l’estate e in molti stiamo iniziando a pensare alle vacanze o anche solo a qualche ora di relax in riva al mare o in piscina.
Molto spesso questo “sogno” di tranquillità si scontra con la presenza dei nostri giovani rampolli che di stare tranquilli sotto l’ombrellone proprio non ne hanno voglia!
Chiediamo ad Enrico Bolzan, responsabile degli assistenti bagnanti nei nostri impianti e Fiduciario della FIN per Vicenza, qualche piccolo consiglio per affrontare in serenità un momento di svago con la famiglia.
“Veniamo da due stagioni un po’ complicate sotto il profilo del nuoto. La chiusura degli impianti e la sospensione dell’attività di base, soprattutto per i bambini piccoli, costituirà un elemento di attenzione in più per noi addetti al salvamento. E’ stato il primo messaggio che ho comunicato ai ragazzi che in queste settimane stanno affrontando l’ultima parte di preparazione in vista degli esami per il brevetto di assistente bagnanti.
1 - Scelta del luogo
Per la vostra vacanza o giornata, cercate una spiaggia, un lido, una piscina dove sia presente il servizio di salvataggio soprattutto se voi stessi non avete grande dimestichezza con l’acqua.
2 - Prima di partire
Se andate in un posto di medie/grandi dimensioni procuratevi un braccialetto con il nome del bambino e il vostro numero di telefono. Se è più grande, insegnategli che se non vi vede più non deve venire a cercarvi ma deve rimanere nel posto dove si trova e chiedere al signore con la maglietta rossa (bagnino) o ad un genitore con dei bambini se vi possono chiamare facendo vedere il braccialetto.
3 - Nella borsa
Una cosa che nella borsa non deve mai mancare è la crema o lozioni protettive (da preferire agli spray) contenenti filtri chimici e fisici, da applicare ogni due ore, per evitare irritazioni della pelle. Il cappellino è una protezione in più e in caso di eritema solare (scottatura) indossare anche una maglietta in cotone bianco.
4 - Accompagnamento dei bambini
I bambini con meno di 12 anni, non dovrebbero entrare in acqua da soli, compresi quelli che sanno già nuotare, dovrebbero essere sempre accompagnati in acqua da un adulto che abbia buone capacità acquatiche. Ricordatevi di tenere una distanza non inferiore ad un braccio quando siete in acqua con un bambino con braccioli o salvagenti. Attenzione a sorvegliare dalla riva magari chiacchierando con un amico oppure guardando il cellulare, si rischia di perde la cognizione del tempo “dimenticandosi” di guardare nella giusta direzione.
5 - Ingresso in acqua
Si consiglia di entrare in acqua lentamente per adattare il corpo alla temperatura, specialmente dopo aver mangiato o quando l’acqua è fredda. Il bambini, quando giocano, spesso non si accorgono del freddo quindi se vediamo che hanno brividi o crampi muscolari, fateli uscire dall’acqua immediatamente.
6 - Esposizione al sole
Attenzione all’esposizione tra le 12 e 17, specialmente quando il bambino ha meno di quattro anni. Se resta in spiaggia o piscina in questa fascia oraria, fate bere frequentemente l bambino, meglio se ogni 20 minuti, e fatelo stare all’ombra.
7 - Profondità dell'acqua
L’acqua limpida è una caratteristica importante perché permette di vedere il fondo e identificare la corretta profondità ed eventuali pericoli sommersi. Fate molta attenzione ai tuffi da scogli o pareti rocciose se prima non avete perlustrato con cura il fondale.
8 - Uscita in mare aperto
In caso di gite in barca o gommone ricordarsi sempre di indossare e di far indossare il giubbotto salvagente ai bambini. Se si avvista una boa con una bandierina, occorre stare almeno a 100 m di distanza, significa che c’è un subacqueo in immersione.
9 - Apnea
L’apnea può essere pericolosa anche in un metro d’acqua! Va bene far ammirare i fondali ai bambini, ma al primo bisogno di respirare dite loro di riemergere. Nell’apnea utilizzare sempre il sistema di coppia: uno in superficie e l’altro si immerge. E usare sempre il pallone segnasub!
Ultimo consiglio, anche se in questo momento a dirlo mi viene un po’ da sorridere considerando che le piscine al coperto sono chiuse e che all’aperto, date le temperature, non è facile fare attività per i bambini. Appena sarà possibile cercate di far partecipare vostro figlio ai corsi in una scuola nuoto federale tecnicamente valida. Saper nuotare per un bambino è un progetto a lungo termine, soprattutto quando è in fase di crescita. Non dimenticate, se non siete abituali nuotatori, di tornare anche voi ogni tanto a fare qualche lezione o del nuoto libero: l’abilità acquatica è una capacità da tenere allenata costantemente.
Grazie Enrico per i preziosi consigli e siamo felici di continuare a parlare con te la prossima settimana di un tema molto importante: IL PRIMO SOCCORSO AL MARE O IN PISCINA. Come sempre aspettiamo i vostri commenti nella nostra pagina di FB oppure alla mail amavivinuota@piscinedivicenza.it.
STAY TUNED!