Gare in acque libere: regolamento, normative e consigli
Dalle distanze di mezzofondo alle maratone, il nuoto in acque libere richiede preparazione e conoscenza delle normative. Esplora i dettagli sui percorsi, le temperature e l’attrezzatura necessaria per gareggiare in sicurezza.
Il 9 giugno, numerosi atleti delle Piscine di Vicenza hanno gareggiato al Venice Open Water, evento tenutosi al Lido di Venezia. Tra i partecipanti c’erano atleti Master, alcuni Esordienti B e giovani della categoria Propaganda seguiti dalla nostra Stella Spiller.
In questo articolo vedremo:
Ma cosa sono le gare in acque libere?
Distanze
Il percorso di gara può essere
- Attrezzatura
Ma cosa sono le gare in acque libere?
Le gare in acque libere sono delle competizioni che hanno luogo in acque aperte come laghi, mari, fiumi e canali balneabili.
Si tratta di esperienze uniche, diverse dalle canoniche gare in piscina e che presuppongono regole e difficoltà aggiuntive.
In questo articolo analizzeremo le regole principali di queste competizioni.
Distanze:
- Mezzofondo Sprint: distanze da 1 miglio marino fino a 2500 metri
- Mezzofondo: distanze superiori a 2500 metri fino a 4999 metri
- Fondo: distanze da 5000 metri a 15.999 metri
- Gran Fondo: distanze da 16000 metri a 25000 metri
- Maratone: distanze superiori ai 25000 metri
Il percorso di gara può essere:
- In linea/traversata (con un punto di partenza e uno di arrivo ben distinti e distanti fra loro)
- A circuito singolo di varie forme (rettangolare, quadrangolare – in questo caso, il punto di partenza e quello di arrivo sono vicini tra loro)
- A circuito ripetuto (un circuito da ripetere più di una volta)
Inoltre, il percorso deve essere ben visibile e segnalato con boe di altezza minima di 1,5 m e un diametro di 1 m.
La profondità minima dell’acqua deve essere di almeno 1,40 m e la temperatura non deve essere inferiore a 16° (nelle gare in cui partecipano atleti master la soglia minima aumenta a 18°) e non deve superare i 31°.
Attrezzatura:
Le gare in acque libere possono essere svolte indossando un normale costume da allenamento, un costumone da gara – purché risponda a quanto disposto dalla normativa della F.I.N.A. – oppure una muta.
Queste le normative relative all’attrezzatura:
- Con la temperatura dell’acqua pari o superiore a 20° è possibile indossare solamente il costume da allenamento o il costumone da gara
- Se la temperatura dell’acqua è compresa tra i 18° e i 19,9° l’uso della muta è facoltativo
- Se la temperatura dell’acqua è uguale o inferiore ai 17,9 l’uso della muta è obbligatorio.
Ovviamente, è consentito l’uso della cuffia (al massimo 2) e degli occhialini mentre sono vietate pinne, boccagli o qualsiasi dispositivo che possa aiutare la performance in termini di velocità, resistenza o galleggiamento.
Il Giudice Arbitro ha inoltre la facoltà di vietare l’utilizzo di gioielli, orologi, cardiofrequenzimetri e piercing, se considerati dannosi per gli altri atleti.
Nelle gare in acque libere la partenza si effettua generalmente dall’acqua, se la profondità lo consente, altrimenti la manifestazione deve progettare una piattaforma idonea.
La competizione deve essere portata a termine interamente a stile libero, rispettando tutte le boe di virata e i limiti di percorso. A seconda della manifestazione, il servizio di cronometraggio e monitoraggio varia; generalmente, comunque, agli atleti viene fornito un chip da legare alla caviglia che rileverà il tempo preciso dalla partenza all’arrivo.
Piscine di Vicenza, negli anni, ha visto aumentare la passione e la partecipazione alle gare in acque libere.
Dai più piccoli ai più adulti: tutti gli atleti sono i benvenuti perché sono manifestazioni che permettono di sfidare i propri limiti, di superare le barriere che ci siamo autoimposti e di riscoprire una competitività che non sapevamo di avere o che credevamo perduta.
Chi ha esperienza nel nuoto sa che le competizioni in mare, lago o fiume sono ben diverse dalle gare in piscina. Le acque libere offrono emozioni uniche e intensificate; mentre in piscina l’obiettivo è migliorare il proprio tempo, in acque libere l’obiettivo principale diventa raggiungere il traguardo affrontando le naturali condizioni ambientali.
Un ringraziamento speciale va a Stella, la cui passione per questo sport è ben nota a chiunque la conosca.
È lei che ha incoraggiato molti atleti ad approcciarsi alle gare in acque libere e ha regalato loro ricordi indimenticabili.
A lei auguriamo il meglio e le facciamo un grande in bocca al lupo per i prossimi campionati europei di nuoto in acque libere a Belgrado!
Articolo scritto da: Veronica Zin