Prevenire è meglio che curare: perché imparare a nuotare è una competenza vitale
Dati allarmanti e soluzioni pratiche per fare del nuoto un’abilità essenziale per la sicurezza di adulti e bambini.
L’annegamento rappresenta una delle principali cause di morte a livello globale.
Infatti, secondo un recente articolo di AGI, ogni anno in Italia circa 400 persone perdono la vita per annegamento (di cui il 10% sono minori).
Saper nuotare dovrebbe pertanto essere un requisito fondamentale, tuttalpiù se si considera che la Terra è costituita per il 70% di acqua.
Le stime di AGI e le statistiche dell’OMS sembrano quasi paradossali, ma sottolineano, invece, un problema insito all’interno della società odierna che non considera la scuola nuoto come un’attività di fondamentale importanza fin dalla giovane età.
E i numeri lo dimostrano:
- Secondo le stime, in tutto il mondo si verificano ogni anno 372.000 decessi per annegamento.
- L’annegamento è la terza causa di morte per evento traumatico non intenzionale ed è responsabile del 7% di tutti i decessi legati ad eventi traumatici.
- Le persone a maggior rischio di annegamento sono i bambini.
1. Un numero preoccupante: annegamenti e statistiche
I numeri parlano chiaro: il rischio di annegamento è una realtà che colpisce in modo trasversale, da adulti a bambini. Secondo i dati più recenti dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), ogni anno si verificano circa 372.000 decessi a livello globale per annegamento, una cifra che sottolinea la gravità del problema. In Italia, la situazione è altrettanto allarmante, con circa 400 vittime all’anno, il 10% delle quali sono bambini.
Questo dato evidenzia quanto sia importante la prevenzione e la sicurezza in acqua, soprattutto per i più piccoli. Per evitare queste tragedie, è essenziale che fin da piccoli si impari a nuotare e a comprendere i pericoli che l’acqua può rappresentare. Secondo l’OMS, i bambini sotto i 5 anni sono particolarmente vulnerabili e spesso le situazioni di annegamento avvengono in piscine domestiche o spiagge non sorvegliate.
Per ridurre il rischio, l’educazione e la sorveglianza costante sono fondamentali. Le scuole nuoto non devono essere considerate solo come attività ricreative, ma come strumenti cruciali per la sicurezza personale. Non solo insegnano a nuotare, ma educano anche i bambini a comportarsi in modo sicuro in presenza di specchi d’acqua.
2. Vacanze al mare in sicurezza
Per molte famiglie, le vacanze estive rappresentano un momento di relax e divertimento, spesso trascorso in spiaggia o a bordo piscina. Tuttavia, senza un’adeguata conoscenza del nuoto, queste attività possono trasformarsi in situazioni di pericolo.
Il nuoto non solo permette di godere pienamente delle attività acquatiche, ma è anche una competenza che garantisce sicurezza. Per chi non sa nuotare, anche un piccolo incidente come una scivolata in acqua può diventare fatale. Secondo uno studio della Royal Life Saving Society, la maggior parte degli incidenti mortali in acqua avviene vicino alla riva o in piscine poco profonde, proprio perché le persone sottovalutano il rischio.
Inoltre, le spiagge sono spesso luoghi affollati, e monitorare i bambini può diventare una sfida. Secondo l’American Academy of Pediatrics, il 70% degli annegamenti dei bambini avviene in meno di 10 metri dai genitori o supervisori. Questo dimostra quanto sia importante non solo insegnare ai bambini a nuotare, ma anche monitorarli costantemente quando si trovano vicino all’acqua.
3. La terra: un pianeta blu
Con circa il 70% della superficie terrestre ricoperta d’acqua, il nostro pianeta è spesso chiamato “pianeta blu”. Fiumi, laghi, mari e oceani sono parte integrante della nostra vita quotidiana e, per molti, l’acqua rappresenta anche una fonte di lavoro o di svago.
Tuttavia, proprio questa abbondanza di acqua rende la capacità di nuotare una competenza fondamentale. Vivendo su un pianeta così ricco di specchi d’acqua, è inevitabile che, prima o poi, ognuno di noi si trovi in situazioni dove il nuoto diventa essenziale. Non solo per godere delle attività ricreative, ma anche per prevenire pericoli potenziali.
In un mondo in cui la popolazione si sposta sempre più verso le zone costiere, con oltre il 40% della popolazione globale che vive a meno di 100 km dalla costa, il nuoto diventa una competenza di sopravvivenza. Molti lavori, come quelli legati alla pesca, all’acquacoltura o al turismo, richiedono la capacità di muoversi in acqua.
4. Non è mai troppo tardi per imparare
Sebbene molti associno l’apprendimento del nuoto all’infanzia, non è mai troppo tardi per imparare. Sempre più adulti e anziani si avvicinano a questa disciplina per superare la paura dell’acqua o semplicemente per sentirsi più sicuri.
Le scuole nuoto offrono corsi specifici per adulti e anziani, aiutando chiunque, indipendentemente dall’età, a sviluppare le abilità necessarie per nuotare in sicurezza. È importante sottolineare che l’apprendimento del nuoto non riguarda solo il divertimento, ma è un vero e proprio investimento per la propria salute e sicurezza.
Un esempio di questo approccio è il programma “Adult Learn to Swim” promosso dall’American Red Cross, che aiuta migliaia di adulti ogni anno a superare le loro paure e a sentirsi più sicuri in acqua. Secondo uno studio condotto dall’organizzazione, gli adulti che partecipano a corsi di nuoto riportano non solo un aumento delle competenze fisiche, ma anche una maggiore fiducia in se stessi e una riduzione dell’ansia legata all’acqua.
Conclusione
Imparare a nuotare non è solo una competenza per i bambini, ma una capacità essenziale per ogni persona, indipendentemente dall’età. Che si tratti di prevenire gli annegamenti, godersi le vacanze in sicurezza o affrontare il nostro pianeta blu, saper nuotare rappresenta una delle migliori garanzie di benessere e sicurezza.
Investire nel nuoto è investire nella propria vita.
Articolo scritto da: Veronica Zin