Pallanuoto
Oggi, con Mirco Dal Bosco, allenatore della squadra di serie C della nostra città, i Rangers Pallanuoto Vicenza, parliamo della pallanuoto: un gioco praticato da oltre due secoli in cui l’Italia, vanta una tradizione di tutto rispetto grazie anche al fatto di essere circondata dal mare.
La pallanuoto è uno dei giochi di squadra più antichi:
In Scozia, nel 1800 nasce Duck Hunt ovvero “caccia al papero” in cui due squadre, all’interno di uno specchio d’acqua, cercavano di catturare un papero che fuggiva.
E’ stato il primo gioco ad essere inserito nel programma delle Olimpiadi moderne nel 1900 a Parigi e attualmente è praticato in più di 100 Paesi.
Come viene giocata una partita a Pallanuoto
Una partita di pallanuoto vede affrontarsi due squadre, ognuna rappresentata in campo da sette giocatori (sei di movimento più un portiere). I giocatori di casa indossano una calottina numerata bianca e gli ospiti, una calottina generalmente di colore blu. I giocatori possono essere sostituiti nell’arco della partita per un numero illimitato di volte tranne se commettono tre falli gravi, in quel caso, viene decretata una espulsione definitiva del giocatore con relativo obbligo di sostituzione.
Nuotando in un campo delimitato, gli atleti devono tirare con le mani un pallone nella porta avversaria il maggior numero di volte possibile. Per tutti i giocatori vige l’obbligo di toccare la palla con una sola mano alla volta, tranne per il portiere.
Ogni volta che la palla entra nella porta viene assegnato un gol e le due squadre si posizionano al centro del campo con palla in mano a chi ha subito la rete.
Una partita è formata da quattro tempi di gioco di lunghezza variabile in base alla categoria di appartenenza. Tranne nelle partite delle categorie più giovani, nelle categorie superiori quando viene commesso un fallo semplice o grave il tempo del gioco viene fermato.
Ogni squadra ha la possibilità di giocare un’azione in attacco che dura 30 secondi. Scaduto il tempo riparte l’azione con possesso di palla da parte della squadra in difesa.
Falli semplici e falli gravi
Altra caratteristica della pallanuoto sono i falli che si distinguono in falli semplici e gravi.
I falli semplici sono ad esempio: prendere la palla con due mani, colpire il pallone con la mano chiusa a pugno, ostacolare i movimenti di un avversario o impedire il movimento a meno che questo non si trovi in possesso di palla, nuotare sulle spalle o sul dorso di un avversario che nuota con la palla, spruzzare acqua in viso agli avversari. I falli semplici possono essere commessi anche in possesso di palla quando ad esempio si affonda completamente la palla sotto la superficie dell’acqua, si trattiene per una spalla un avversario, si spinge indietro con la testa un avversario o quando il portiere tocca il pallone oltre la metà del campo.
I falli gravi, invece, sono ad esempio: colpire o danneggiare in maniera scorretta un avversario, trattenere, affondare o tirare indietro l’avversario che non sia in possesso di palla, dare calci o colpire l’avversario intenzionalmente, quando un giocatore espulso interferisce con il gioco, tutti i falli semplici quando sono commessi con l’intenzione di impedire il gol.
Come nei falli semplici, anche quelli gravi possono essere commessi anche dal giocatore in possesso di palla quando, ad esempio tiene una mano sulla palla cerca di allontanarsi forzatamente per avere più spazio di gioco.
Se un giocatore è vittima di un fallo grave all’interno dell’area dei 4 metri dalla porta avversaria o se un difensore commette, sempre nella zona dei 4 metri commette un qualsiasi fallo che impedisca un gol che sarebbe stato altrimenti segnato, si decreta un tiro di rigore.
Al di fuori dei 4 metri, il fallo grave è punito con un’espulsione del giocatore che deve raggiungere l’area di rientro e vi deve stazionare per 20 secondi senza uscire dall’acqua. Per 20 secondi di conseguenza la squadra avversaria potrà giocare in superiorità numerica.
Alla fine dei quattro tempi, la squadra che ha realizzato maggior numero di reti vince l’incontro.
La nostra Nazionale Italiana di pallanuoto ha già collezionato tanti successi, vincendo l’oro alle Olimpiadi, sia con il Setterosa che con il Settebello.
Quest’anno purtroppo il Setterosa non si è qualificato, pertanto alle Olimpiadi di Tokyo parteciperà solo il Settebello e noi saremo in prima fila a tifare per capitan Pietro Figlioli e i suoi compagni!
Grazie Mirco per il tuo prezioso contributo. Vogliamo ricordare a tutti che sono aperte le prove per iniziare a giocare a questo meraviglio sport per i ragazzini nati dal 2006 al 2012. Per tutte le info potete contattare Mirco alla mail pallanuotovi@gmail.com. Noi come sempre vi aspettiamo la settimana prossima con la nostra pillola del giovedì.
STAY TUNED!