Salvamento nella scuola nuoto ragazzi e teenagers
Riprendiamo il nostro viaggio nel salvamento alla scoperta di come continua il percorso dell’insegnamento di questo salvavita nella scuola nuoto ragazzi e teen-agers.
Quest’ultima, in particolare, è una fascia d’età a cui vogliamo dedicare un’attenzione particolare!
Spesso i ragazzi dai 12 anni in poi affrontano le prime uscite in autonomia con i coetanei dove la voglia di emulare l’amico o di affrontare nuove sfide possono portare a situazioni di pericolo.
Questi episodi, se accadono in luoghi controllati come piscine pubbliche o spiagge attrezzate, non appena vengono individuati sono immediatamente limitati. In luoghi senza vigilanza come tratti di spiaggia libera, piscine private, laghi o fiumi, rischiano invece di sfociare in tragedie che lasciano segni per tutta la vita.
Non per nulla le statistiche parlano chiaro: più delle metà dei decessi per annegamento sono nella fascia d’età che va dai 15 ai 19 anni!
Conoscere l’acqua e sapersi comportare in situazioni di pericolo non elimina il rischio ma può sensibilizzare a mantenere comportamenti corretti per se e per gli altri e dare la capacità di capire se e come intervenire.
Da sempre affascinati dalle esperienze all’estero, in particolare Olanda e Francia, dove il nuoto è obbligatorio dalle scuole elementari ed è materia nella pagella dell’alunno, abbiamo provato ad addentrarci nei loro percorsi. Abbiamo scoperto esperienze affascinanti come tuffarsi in acqua vestiti per poi provare a liberarsi dagli indumenti e ritornare in superficie.
Tranquilli, non abbiamo ancora provato a sperimentare nella nostra piscina esercizi vestiti stando legati con catene e lucchetti, per il momento facciamo le cose più semplici, ma chissà cosa ci riserva il futuro!
Nella nostra scuola nuoto, gli elementi del salvamento sono introdotti fin dai livelli base dell’acquaticità in cui proponiamo ai ragazzi scivolamenti subacquei in apnea per almeno cinque metri.
Nel primo livello, con le magliette addosso, si sperimenta il tuffo da vestiti con i primi spostamenti autonomi e la raccolta degli oggetti dal fondo.
Nel secondo livello alla maglietta aggiungiamo i pantaloni e proviamo a nuotare per ben due vasche nello stile che risulta più facile. Cominciamo ad introdurre i primi trasporti perché può capitare che ad avere problemi sia qualcuno accanto a noi e saper intervenire nella maniera corretta è importante quanto saper gestire se stessi.
Nel terzo/quarto livello proponiamo l’ingresso in acqua con immersione e svestizione come a simulare una caduta accidentale lungo la sponda di un corso d’acqua. Completa il percorso il recupero del manichino sul fondo e il trasporto a riva.
Nell’ultimo livello si inizia il lavoro a gruppi con il trasporto a coppie e l’insegnamento delle manovre per liberarsi dal pericolante. Una persona in panico che sta rischiando di affogare istintivamente cercherà di aggrapparsi al soccorritore. Questo rischia di mettere in pericolo due vite: motivo per cui non essere colti alla sprovvista e saper reagire correttamente è fondamentale!
MAGGIO E’ IL MESE DELLA SICUREZZA IN ACQUA!
Purtroppo ci dispiace constatare che le Istituzioni in questo ultimo anno non hanno adeguatamente tenuto in considerazione come le piscine siano un elemento essenziale della salute del cittadino, soprattutto per le giovani generazioni. Il nuoto non è solo una disciplina sportiva, ma è un SALVAVITA!
Ci auguriamo, pur consapevoli della situazione di emergenza sanitaria in cui grava tutto il mondo, che i nostri politici prendano atto di come anche in altri Paesi, i luoghi dove si insegna a nuotare sono stati aperti prima possibile. In primis ai giovani per permettere loro di non perdere la dimestichezza con un ambiente che prevede un adattamento costante, ma anche alla popolazione più adulta.
Gli antichi dicevano: “l’ignorante non sa né leggere, né nuotare” (Platone, Legge 689) e questo non può che farci comprendere come saper stare in acqua dovrebbe essere patrimonio e diritto di ogni cittadino.
Per quanto ci riguarda come sempre vi invitiamo a lasciarci commenti nella nostra pagina FB oppure alla mail amavivinuota@piscinedivicenza.it e vi aspettiamo numerosi giovedì prossimo con l’intervista a Enrico Bolzan, fiduciario della sezione Salvamento di Vicenza, con i suoi CONSIGLI PER UNA SERENA GIORNATA AL MARE O IN PISCINA
STAY TUNED!