Progetti Green: il nostro impatto nell’ambiente
Eccoci arrivati all’ultimo appuntamento con il nostro progetto GREEN: è il momento di svelare i numeri rendono Piscine di Vicenza Spa attenta all’ambiente.
Ogni anno, senza alcun intervento di risparmio energetico, un impianto delle nostre dimensioni avrebbe la necessità di 1.100.000 kWh di energia elettrica per alimentare il ricircolo e trattamento dell’acqua che assorbe circa il 30% del fabbisogno, il ricircolo dell’aria che utilizza il 45% del consumo, il riscaldamento dell’acqua per le docce che impiega il 15% e il restante 10% viene utilizzato per le apparecchiature elettroniche, del bar/ristorante e prese di corrente degli spogliatoi.
Le emissioni di CO2 che corrispondono a un simile consumo energetico su base annua sono 715 tonnellate e corrispondono al traffico di 38.000 FIAT PUNTO EVO che da Vicenza vanno a Milano o a 1500 caldaie accese durante tutto il periodo invernale.
Sono numeri che visti su base annua danno chiaramente lo spaccato di che impatto può avere una struttura simile non adeguatamente gestita dal punto di vista ambientale ed economico.
I vari interventi hanno avuto, negli anni, l’obiettivo di cercare sempre di più l’autonomia dai combustibili fossili scegliendo soluzioni che potessero ottimizzare il lavoro delle macchine oppure alimentare le apparecchiature con fonti rinnovabili. Ad oggi il Palazzetto del Nuoto può essere considerato un impianto all’avanguardia nel panorama nazionale dell’impiantistica sportiva perché raggiunge quasi il 50% di autonomia rispetto la progettazione iniziale.
Purtroppo, nei primi investimenti, l’unico modo per stimare il risparmio era penna e taccuino, l’arrivo di Pangenius ha permesso, in questi ultimi anni, un monitoraggio accurato e preciso di ogni area e di ogni intervento.
Caldaia a condensazione, assorbitore, cogeneratore, coperture isotermiche e inverter hanno permesso un taglio dei consumi iniziali pari al 36%, mentre pannelli solari termici e i due impianti fotovoltaici con la loro produzione di 110.000 kW all’anno contribuiscono alla riduzione di utilizzo dell’energia elettrica acquistata per il 14%.
In termini più semplici invece di “bruciare” 210.000 m3 di metano, gli interventi di efficienza energetica attuati portano a minori emissioni di CO2 pari a 360 tonnellate, come per un anno 1500 persone andassero a lavorare in bicicletta!
Una piccola curiosità
Una piccola curiosità che volevamo condividere con voi riguarda i consumi a impianti chiusi. In ambienti come le piscine, quando la struttura è chiusa 300 giorni come è accaduto fra marzo 2020 e giugno 2021, le vasche non possono essere semplicemente svuotate e le pompe chiuse. Essendo la piscina un sistema dinamico non è possibile considerare la chiusura di un impianto natatorio come un momento a impatto energetico ZERO.
Il primo aspetto da considerare è il fatto che l’acqua non può essere fermata perché una situazione stagnante porterebbe ad una crescita e accumulo di carica batterica in determinate zone delle condutture. Allo stesso modo le pompe di ricircolo non possono mai essere spente, per garantire una circolazione efficace degli additivi presenti, che rappresentano la migliore strategia per ridurre il rischio biologico.
Quindi il consumo di energia elettrica, il consumo di acqua (visto che il ricircolo di per sè non è sufficiente se non c’è un’integrazione di acqua nuova), il consumo di sostanze chimiche sono processi che non possono essere interrotti anche quando l’impianto natatorio è chiuso.
E per non farci mancare nulla, anche la temperatura dell’acqua non può scendere al di sotto di una certa soglia, sempre nell’ottica di una efficace disinfezione dell’acqua a base di prodotti chimici che funzionano correttamente solo in un determinato range di temperature.
Tutti questi dati sono riassunti in sintesi e semplificati per cercare di far comprendere l’importanza delle scelte effettuate della nostra azienda negli anni. L’esperienza quotidiana di ciascuno ci dice che i consumi annuali variano perché possono variare i parametri (giornate di sole, inverni più o meno rigidi, ciclo di vita dei macchinari, numero degli utenti, ecc) e quindi abbiamo cercato di raccogliere i dati in nostro possesso e, con i nostri tecnici e fornitori, fare una simulazione su un periodo tipo.
Con la certezza di aver trasferito a tutti come la nostra mission di miglioramento della qualità di vita si riflette anche nelle scelte di rispetto dell’ambiente in cui viviamo, finisce qui il nostro viaggio nelle energie rinnovabili di Piscine di Vicenza Spa e vi aspettiamo la prossima settimana per ulteriori approfondimenti.